Consumer Trends 2022 – Indagine sui consumatori in 17 paesi europei

L’Istituto FOCUS conduce costantemente studi per monitorare l’evoluzione delle prospettive e degli atteggiamenti della popolazione dei paesi europei nei confronti dei modelli e delle preferenze di consumo. Il più recente di questi studi, condotto in 17 paesi europei, mostra che l’inflazione ha un impatto significativo sul comportamento di acquisto. I dati in allegato sono un estratto dello studio e fanno luce sulla categoria carne e prodotti a base di carne.

Il comportamento di acquisto della popolazione italiana è cambiato drasticamente per quanto riguarda la categoria della carne e dei prodotti a base di carne. Più di un terzo del campione rappresentativo afferma di consumare più prodotti in promozioni e/o prodotti a marchio privato di questa categoria a causa dell’aumento dei prezzi. Inoltre, il 35% degli intervistati riduce gli acquisti di carne e prodotti a base di carne. Infine, solo il 36% della popolazione mantiene il suo abituale comportamento di acquisto!

La stessa tendenza si osserva nelle 17 popolazioni intervistate, mentre in alcuni paesi la percentuale di consumatori disposti a ridurre gli acquisti di carne e prodotti a base di carne supera il 40%. Ulteriori risultati del presente studio internazionale suggeriscono che i negozi discount sono sempre più preferiti.

Per quanto riguarda la previsione sulla durata degli aumenti dei prezzi, si nota un atteggiamento piuttosto pessimista della popolazione italiana: la netta maggioranza è dell’opinione che gli aumenti dei prezzi continueranno oltre la prossima metà o addirittura l’intero anno 2023. Solo una minoranza dell’8,3% vede una fine degli aumenti di prezzo in un prossimo futuro. In Italia il pessimismo sulla durata dell’inflazione aumenta con l’aumentare dell’età; contemporaneamente tra le donne è più diffuso il pessimismo sulla questione esaminata.

Nei paesi europei la percezione della durata dell’inflazione è molto simile. Almeno un consumatore su due in ciascuno dei paesi esaminati afferma che gli aumenti dei prezzi continueranno almeno per tutto il prossimo anno. Raggiungendo un 75%, questa percezione è più diffusa in Portogallo.

Nel contesto del presente studio, è stata prestata particolare attenzione all’utilizzo dei negozi online nella vendita al dettaglio di generi alimentari. In Italia la quota di chi acquista spesso o ha fatto acquisti più volte nei supermercati online è relativamente alta (cumulato: 31%). Ci sono differenze all’interno delle principali categorie sociodemografiche: i consumatori sotto i 50 anni e le persone che vivono (più) in centri urbani sono proprio quelli che scelgono più spesso di ordinare da un supermercato online.

Rispetto agli altri paesi in cui si è svolta l’indagine, la percentuale di acquirenti di supermercati online in Italia è la sesta più alta.

Questa indagine si è svolta nei mesi di ottobre e novembre 2022 in 17 paesi europei (il margine di errore massimo per ciascun paese è compreso tra +/- 3,1% e +/- 4,4%; per l’esatta dimensione del campione in ciascun paese cfr. il rapporto sotto).